• Oggi metà dell’umanità, vale a dire 3,5 miliardi di persone, vive in città
• Entro il 2030, quasi il 60% della popolazione mondiale abiterà in aree urbane
• Il 95% dell’espansione urbana nei prossimi decenni avverrà nei Paesi in via di sviluppo
• Attualmente 828 milioni di persone vivono in baraccopoli, e il numero è in continuo aumento
• Le città occupano solamente il 3 per cento della superficie terrestre, tuttavia sono responsabili del 60-80% del consumo energetico e del 75% delle emissioni di carbonio
• La rapida urbanizzazione esercita pressione sulle forniture di acqua dolce, sulle fognature, sull’ambiente e sulla salute pubblica
• L’alta densità delle città può portare efficienza e sviluppo tecnologico, riducendo il consumo di risorse e di energia.
L’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile comprende 17 Obiettivi per lo Sviluppo Sostenibile i Sustainable Development Goals, SDGs.
Obiettivo 11 dell’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile: Rendere le città e gli insediamenti umani inclusivi, sicuri, duraturi e sostenibili
Le città sono centri per nuove idee, per il commercio, la cultura, la scienza, la produttività, lo sviluppo sociale e molto altro. Nel migliore dei casi le città hanno permesso alle persone di migliorare la loro condizione sociale ed economica. Tuttavia, persistono molte sfide per mantenere i centri urbani come luoghi di lavoro e prosperità, e che allo stesso tempo non danneggino il territorio e le risorse. Le sfide poste dall’ambiente urbano includono il traffico, la mancanza di fondi per fornire i servizi di base, la scarsità di alloggi adeguati, il degrado delle infrastrutture. Le sfide che le città affrontano possono essere vinte in modo da permettere loro di continuare a prosperare e crescere, migliorando l’utilizzo delle risorse e riducendo l’inquinamento e la povertà. Il futuro che vogliamo include città che offrano opportunità per tutti, con accesso ai servizi di base, all’energia, all’alloggio, ai trasporti e molto altro.
Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile (ASviS): “L’Italia e il Goal 11. Città meno inquinate, ma aumenta l’abusivismo edilizio”
Il Rapporto ASviS 2019 evidenzia come in Italia, nonostante l’andamento positivo degli ultimi tre anni, la situazione relativa al Goal 11 è ancora peggiore rispetto a quella del 2010. In particolare, tra il 2010 e il 2017, emerge un netto divario tra Nord e Sud del Paese: tutte le regioni settentrionali mostrano un andamento positivo nel periodo, mentre Campania, Calabria e Sicilia vedono peggiorare drasticamente la propria situazione, attestandosi sui valori più bassi di tutta Italia.
L’andamento del composito del Goal 11 tra il 2010 e il 2017 evidenzia un netto divario tra il Nord e il Sud del Paese. Particolarmente preoccupante nel Mezzogiorno è il fenomeno dell’abusivismo edilizio, che attualmente raggiunge una percentuale del 49%, più del doppio rispetto a quella relativa al Centro Italia (21%) e significativamente più elevata rispetto a quella del Nord (6%). Il Mezzogiorno d’Italia presenta una situazione critica anche per quanto riguarda l’offerta di trasporto pubblico, che diminuisce del 22,5% tra il 2010 e il 2016, e l’indice di difficoltà di collegamento con mezzi pubblici, che colpisce il 40% delle famiglie, superiore alla media nazionale pari al 33%. Le regioni che registrano i valori più bassi dell’indicatore composito sono la Campania, la Calabria e la Sicilia, mentre quelle maggiormente virtuose sono la Lombardia, il Veneto e il Friuli-Venezia Giulia, che si distinguono positivamente per i valori relativi alla quota di persone che vivono in abitazioni sovraffollate e all’indice di abusivismo edilizio.